Gli sviluppi della nostra vita sociale, professionale e familiare connessi al coronavirus hanno portato ad un ampio spettro di riflessioni e soluzioni da percorrere, gioco forza, a velocità inusitate. Un’ epidemia senza precedenti di cui non si comprendono le origini, le ragioni intrinseche ma che si sa a stento, approssimativamente, come prevenire ci ha portati a bannare tutto quello che rappresentava vivere condiviso, bambini a casa da scuola, genitori all’opera con tripli salti mortali per seguire i figli, tele-lavoro quando si può, cinema, musei, teatri chiusi e udite, udite, perfino il calcio, anima di un’italia prima di ogni cosa pallonara, ha dovuto cedere il passo.
Tutto questo, ormai sul piano dell’informazione per chi legge assolutamente minestrina riscaldata, in queste pagine, di questo sito, ha ben poco senso se non si focalizza il punto della situazione:
Oltre a encomiabili misure di sicurezza di cui abbiamo avuto riscontro diretto nel nostro Tribunale
(guardie opportunamente munite di mascherine e guanti, Cancellerie disponibili solo su appuntamento etc. etc…) sarebbe questo il momento giusto di mettere in porto, come ampiamente annunciato (il 2018 è passato da un pezzo), il circuito del telematico per le aste in maniera fruibile e semplice come ebay o come già in essere con portali come Real Estate, con le adeguate misure di sicurezza.
Non c’è dubbio che, per noi consulenti specializzati in aste telematiche (Veneto Aste, unici nel circuito con esperienza di lavoro nelle Associazioni dei Notai di tre province: Verona, Padova – seconda in Italia dopo Brescia – e Vicenza) l’impennata d’interessamento legata a questo settore delle aste immobiliari è ragione di orgoglio per averci creduto e proposto una filosofia di business diversa, come amiamo dire, non da piazzisti immobiliari ma da professionisti che consigliano il meglio per un cliente da fidelizzare (copiare si può, essere noi no!); tuttavia oggi, come non mai è il momento di fare questo salto di qualità, mettere in “quarantena” il sistema massificante che, è pur vero procuri un festival di partecipanti (molte volte sprovveduti sbandieranti un moduletto compilato a stento e la speranza di una casa a basso prezzo, ignorando mille e una insidia), ragione di ritorno economico notevole per tutto l’indotto (avrete sicuramente notato i cartelli promozionali in più punti della città “Vuoi una casa? Comprala all’asta” con buona pace di tutte le normative pro debitore dell’ultimo anno dell’attuale Governo) e di innegale spostamento di PIL per l’Italia ma pur sempre obsoleto.
Il Tribunale di Padova (cui Vicenza per pool di Giudici e maestranze varie non ha nulla da invidiare) ha già messo in campo un regime misto, analogico e digitale fruendo dell’esperienza, tra gli altri, ad esempio, di uno dei portali più all’avanguardia in materia “Astalegale”.
Possiamo, dobbiamo farcela: guardiamo al futuro e trasformiamo questa emergenza mondiale in occasione da cogliere, senza paura. Se non ora quando: disponibili sin da ora a remare in questa direzione per tutti coloro i quali non solo nell’acquisto ma anche nel tentativo di sanare una situazione debitoria in difficoltà vogliano e possono farcela con supporto di consulenti determinati, integerrimi e dalla schiena dritta come il team di Veneto Aste.